17 December 2019

Sport in azienda: quando sulla bilancia del lavoro pesa di più il benessere

Tante ore di concentrazione, stress e problematiche da risolvere richiedono un pit-stop. Ma per tenere fuori ansie e preoccupazioni quotidiane, a volte, non serve allontanarsi dal luogo di lavoro.

I problemi legati all’ambito professionale sono i più disparati e, nella quasi totalità dei casi, fanno traballare la nostra calma e lucidità per poi riverberarsi sul fisico, centro nevralgico della somatizzazione dello stress.

Il pensiero laterale fa scuola. Esistono tantissime tecniche per risolvere un ostacolo o aggirarlo: c’è chi si affida a comportamenti assertivi, chi diventa un guru (suo malgrado) della gestione del conflitto e chi invece ne fa questione di armonia pisco-fisica, concentrandosi sull’allenamento strategico – e benefico – di corpo e mente.

Ma siamo proprio sicuri di dover focalizzare solo il pensiero negativo, per individuare la soluzione più semplice e definitiva? Provate a pensarci: quando siete sereni e in perfetto equilibrio interiore, poche cose possono scalfirvi.

Ed ecco trovata la risposta (apparentemente) scontata alla domanda (apparentemente) più complicata: il segreto è come scegli di vivere.

Ma che cos’è, in concreto, uno stile di vita sano?

Con ogni probabilità ora starai ribattendo, tra te e te, che le abitudini che si adottano – per convinzione personale o convenzione sociale – non sempre sono applicabili sia alla vita privata che alla routine professionale e che, in ogni caso, spesso siano più facili a dirsi che a farsi.

Obiezioni respinte. Mangiare bene, muoversi di tanto in tanto e lavorare sui propri punti deboli non sono attività troppo ambiziose, casomai rappresentano delle sfide con se stessi: i preziosi presupposti per una quotidianità fatta di soddisfazione, stabilità e problem solving.

Uno stile di vita sano è quell’approccio capace di restituirci il baricentro, di mostrarci l’importanza di comportamenti equilibrati, di farci sentire bene anche quando gli agenti esterni (scontri tra colleghi, drammi familiari, implosioni aziendali e catastrofici allineamenti astrali) cercano in tutti i modi di impedircelo. È la causa del benessere, l’effetto della conoscenza dei nostri limiti e dei nostri obiettivi. E quando coinvolge sia corpo che testa, non c’è complicazione che tenga.

Fitness olistico: obiettivo armonia corpo-mente

Non si può dire che la nostra epoca non abbia risposto positivamente alla chiamata dell’allenamento fisico, della ginnastica, delle palestre studiate per sviluppare i muscoli ed eliminare le imperfezioni.

Man mano che il fenomeno ha preso forma sono però subentrate altre esigenze, legate all’armonia, al rilassamento e alla coscienza di sé. È nato il fitness olistico (o Olit), la disciplina che esercita il corpo e si prende cura della mente, lavorando anche sul benessere emotivo.

Ed eccoci tornati al nodo iniziale. Per cominciare con la giusta grinta – o concludere in bellezza – una giornata in salita, fatta di percorsi a ostacoli e difficoltà relazionali, bisogna essere ben attrezzati. Non solo di macchinari, pesi e bilancieri, ma soprattutto di predisposizione, concentrazione e profonda respirazione. Yoga e Pilates sono i punti di riferimento dell’attività psicofisica, l’esempio concreto della possibilità di fondere due necessità e ascoltarci per davvero.

Welfare aziendale vuol dire anche affiatamento e spirito di squadra

In una società moderna che si rispetti, il lavoro prende e il lavoro dà.

Le aziende crescono e il mercato si arricchisce continuamente di servizi e prodotti destinati al benessere dei consumatori, ma il primo motore dell’apprezzamento di queste infinite proposte altro non è che la soddisfazione e l’armonia di tutti gli anelli dell’ingranaggio umano.

I modi per rendere la loro permanenza in azienda il più vicino possibile alla quotidianità che si sarebbero costruiti – e per ricordare l’importanza dello star bene, oltre che delle incombenze e dei doveri – sono tantissimi e molto diversi tra loro.

Nel nostro caso, però, la coerenza di valori ci impone di sperimentare proprio qui, dove tutto prende forma, i comportamenti e le azioni che animano i principi dell’agricosmetica, del lifestyle responsabile e del rispetto per sé e per tutto quello che ci circonda.

La nostra palestra mente e corpo non poteva che nascere in azienda, per restituire a ciascuno il diritto al relax, allo sfogo, all’eliminazione delle tossine più nocive. Gli studi parlano di un ritorno in termini di produttività, ed è vero: chi aggredisce lo stress ne guadagna in creatività, energia e performance. Ma si porta a casa anche l’intesa e la sinergia con i colleghi, che è forse la vera grande vittoria per tutti.

Quando consapevolezza, fiducia e sicurezza incontrano il nostro mondo (70%) femminile

Dicevamo: perseguire il benessere psico-fisico vuol dire aver colto nel segno. Nel segno dell’equilibrio, della serenità, del rendimento, della felicità… ma anche della sicurezza.

In Oway siamo un po’ creativamente ostinati e, si sa, la testardaggine è donna. Ci piace provare, affrontare, coinvolgere e scoprire. Tutto quello a cui aderiamo o che promuoviamo non ha nulla a che fare con i trend topic del momento: lo facciamo solo se ci convince. E poi lo ripetiamo molte volte, facendolo diventare una buona abitudine a noi familiare.

Con la difesa personale è stato un po’ così: ci siamo analizzati e ci siamo visti per il 70% donne e per il 30% loro alleati di tutti i giorni. Quindi ci siamo rivolti all’esperienza di Emanuela Chiriatti e alla sua scuola bolognese di Krav Maga per mettere alla prova la nostra consapevolezza e indipendenza, lavorando sull’atteggiamento e su alcune tecniche necessarie per rispondere efficacemente a chi pensa che la violenza di genere sia la strada per affermare la propria superiorità. Sbagliando clamorosamente.  

Benessere, in fondo, è anche questo. Fermarsi, guardarsi e vedersi capace di ogni cosa.

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